Italiano per stranieri

La N:EA organizza un corso gratuito di lingua italiana di 80 ore destinato a cittadini immigrati extracomunitari regolarmente presenti in Italia, finalizzato al conseguimento della certificazione livello A2 necessaria per l’ottenimento della carta di soggiorno.

Il corso avrà inizio martedì 4 giugno e proseguirà tutti i giorni, esclusi i sabati e le domeniche, fino al 28 giugno, dalle 9 alle 13, presso le aule della Prefettura di Napoli, in via Amerigo Vespucci 172.

Per informazioni e iscrizioni, rivolgersi alla N:EA, in Via Fiorelli n.5, 80121 Napoli, tel 081/660606, 339/4819858

Tutte le spese necessarie per sostenere l’esame saranno a carico della N:EA

 
 

 

 

Il progetto ITALIANO L2 si propone di promuovere l’apprendimento dell’italiano come lingua seconda

Favorire l’integrazione dei lavoratori immigrati

Facilitare la comunicazione fra culture e civiltà diverse

I corsi constano di un primo e di un secondo livello e si dividono in due lezioni settimanali di tre ore ciascuna secondo il seguente modulo:

Lingua e conversazione

Italiano con i film

Giochi ed attività interattive

Laboratori espressivi interculturali

Metodi:

Tecniche d’apprendimento attraverso l’ascolto attivo

Metodo audio-motore

Jazz chant

Tecniche di apprendimento attraverso le immagini

Picture – Flash Cards

Audiovisivi

Tecniche di apprendimento attraverso il corpo

T.P.R.

Lingua con la teatralizzazione

Strutture di apprendimento in cooperazione

Cooperative Learning

GIOCHI ED ATTIVITA’ INTERATTIVE

Questo settore si colloca all’interno del quadro didattico come momento di scambio linguistico interattivo tra gli alunni sulla base degli elementi teorici già acquisiti nello svolgimento di altre lezioni e mira ad incentivare la produzione linguistica attiva.

Riportiamo alcuni esempi di attività.

I livello

SOCIOBINGO: gioco di socializzazione utile come attività rompighiaccio.

Si tratta di un adattamento del bingo, in cui al posto dei numeri compaiono delle definizioni di caratteri personali ( colore dei capelli e occhi, età, hobbies etc. ). I partecipanti devono individuare, con varie domande, persone che rispondano a tali requisiti. Questo gioco si è dimostrato particolarmente adatto all’inizio del corso per favorire la familiarizzazione fra gli allievi, ma può essere anche adoperato a livelli superiori utilizzando definizioni più complesse, che possano stimolare una vera e propria conversazione.

T.P.R.: si lavora su un cartellone che rappresenta uno scenario particolare ( casa, ufficio, città, spiaggia, etc. ). Su di esso gli allievi devono collocare figure che rappresentano oggetti attinenti. La collocazione avviene su comando del docente. Tali comandi possono essere semplici o ampliati secondo i livelli  diversificando così il lavoro in base agli obiettivi linguistici perseguiti.

II livello

DRAMMATIZZAZIONE: per sviluppare un uso del linguaggio più specialistico e settoriale, simulando situazioni quotidiane come: l’ufficio postale, la visita dal medico, la spesa al supermercato. Gli allievi si dividono i ruoli in base ai quali sono costretti ad usare una terminologia specifica.

CREAZIONE SLOGAN PUBBLICITARI: oltre a sviluppare un uso mirato del linguaggio, induce l’allievo ad un approccio con la produzione  scritta, obiettivo non primario ma comunque auspicabile.

ITALIANO CON I FILMS

esercizi adottati

descrivere le azioni

ricostruire il dialogo

trascrivere il testo del dialogo

improvvisare il dialogo

comprensione di un dialogo senza l’ausilio delle immagini

il film come spunto per la discussione di tematiche interculturali

una scena del film come spunto di discussione sugli avvenimenti che seguiranno

ricostruzione drammaturgica di una scena del film

METODO AUDIO MOTORE

Attività per sviluppare la capacità d’ascolto (audio ), richiedendo una risposta fisica immediata  (motore).

Il docente fa ascoltare una registrazione contenente venti comandi, strutturati attorno ad un tema centrale, poi esegue l’esatta risposta fisica ai comandi, utilizzando gesti, mimica ed espressioni del viso. Gli allievi ascoltano, osservano le azioni e poi le imitano. In una fase successiva dovranno ripetere da soli fino a che l’insegnante mescolerà i comandi per verificare l’interiorizzazione delle funzioni comunicative.

JAZZ CHANT

Un chant può essere utile per rafforzare una struttura grammaticale, insegnare una funzione comunicativa, far esercitare su suoni particolari, accenti ed intonazioni e sviluppare il lessico della lingua target. La dinamicità della lezione massimizza l’apprendimento. E’ importante che l’insegnante tenga il ritmo 4/4 ogni riga ( con un bonghetto o schioccando le dita ) e che il Jazz Chant sia reso con una intonazione quanto più naturale possibile.

PICTURE-FLASH CARDS

Utili al conseguimento di molti obiettivi educativi e didattici possono essere utilizzate come

  • attività meccanica: produzione e comprensione orale e scritta
  • comunicazione :sviluppo della capacità di descrizione
  • identificazione: per stimolare la memoria
  • sequenzialità delle idee: capacità di raccontare seguendo un ordine logico e sequenziale
  • porre in ordine: imparare i diversi criteri di  ordinare le informazioni

 

T.P.R. (Total Phisical Responce )

Metodo della totale risposta fisica è stato sviluppato da James Asher negli anni 70 negli Stati Uniti.

Questa strategia d’insegnamento si basa sul domandare agli studenti di ascoltare in silenzio il comando nella lingua seconda e poi attuarlo immediatamente.

Partecipare a queste esercitazioni assicura con successo il collegamento tra la pronuncia nella lingua che si sta insegnando e l’esperienza personale dello studente. All’inizio viene fornito uno stimolo uditivo accompagnato da una dimostrazione. L’accompagnamento sensoriale-motore di alcune azioni atte ad ottenere risposte, fornisce un’intera struttura di esperienze significative di cui è intessuta la pronuncia della lingua d’insegnamento.

LINGUA CON LA TEATRALIZZAZIONE

L’apprendimento della lingua attraverso il teatro si sviluppa in quattro fasi essenziali

1)   Il corpo e lo spazio : unicamente gestuale, questa fase è finalizzata all’espressività corporea; il corpo disegna nello spazio,attraverso il movimento, il ritmo di un percorso immaginario, in un primo momento libero, in un secondo momento provocato da stimoli esterni.

2)   Il corpo e la voce: è una sorta di training  vocale; produzione di suoni non necessariamente legati ed esplicativi di un senso; voci che rendono evidenti le sensazioni attraverso la sonorità

3)    Costruzioni di situazioni: l’integrazione e l’interazione graduata del momento gestuale e di quello verbale garantisce la confluenza dei due sistemi di segni mediata tra processi non verbali e fasi di verbalizzazione in lingua.

4)  Analisi e memoria del testo: ciascuno dei partecipanti interpreta in maniera personale e compiuta la scrittura prescelta

COOPERATIVE LEARNING

E’ una metodologia che valorizza l’apprendimento in piccoli gruppi strutturati di lavoro,sviluppando nei componenti la capacità di lavorare cooperando per raggiungere il medesimo obiettivo. In questo approccio i protagonisti sono gli studenti che, seguendo criteri stabiliti, imparano ad autogestirsi nell’apprendimento aiutandosi reciprocamente. L’aspetto fondamentale del metodo che rende possibile la riuscita del lavoro è l’interdipendenza positiva che si deve creare tra i singoli membri del gruppo che punta a massimizzare il processo di apprendimento promovendo la solidarietà, l’autoiniziativa e la responsabilità.

MATERIALE BIBLIOGRAFICO

Consultabile presso il Centro di Documentazione della N:EA –
Sezione: METODOLOGIE  PER LA LINGUA

-Cooperative Learning –  D. Holt Editor

-Structuring cooperative learning  – Edito Johnson –Holubec

-Cooperative Learning – Dr. Spencer Kagan

-T.P.R.- Command performance language institute

-Total Phisical Fun – Jo Ann Olliphant

-100 Craft projects –W. Reid

-Creative Controversy – D. Johnson R. Johnson-

Advanced Cooperative Learning – D. Johnson R. Johnson

-Warm-Ups  Strategies and group activities- D. Johnson R. Johnson

-Giochi di solidarietà –Gruppo Abele